Adelhard e le sue balestre medievali, scopri la bottega dell’arcaio longobardo

Continua la marcia di avvicinamento alla Contesa di Sant’Eliano del 25 giugno. Il valoroso e glorioso popolo longobardo  è già in azione per rifornire i suoi guerrieri delle armi per la disputa dei 6 Palii della Contesa. A Benevento, infatti, si riscoprono antiche arti e mestieri medioevali.

Dopo secoli di attesa l’antica produzione di archi e balestre ritorna a invadere il Ducato di Benevento. Nei meandri della città un’arte che sembrava perduta rinasce grazie alla sapiente opera dell’arcaio Adelhard e del suo giovane figlio Vincenzo. Archi e balestre costruiti con materiali naturali e attrezzi spiccatamente medioevali, tenendo cura di tutte le tecniche di lavorazione dell’epoca longobarda. Olmo, castagno e rovere essiccati naturalmente, cordatura in canapa naturale, colla esclusivamente animale (precisamente di coniglio), cera d’api vergine, scalpelli, piume naturali per i dardi, pietra pomice, coltello da bottaio e una camera vapore costruita manualmente per il processo di curvatura naturale del legno.

Tutti materiali che si utilizzavano durante l’Alto Medioevo, per giungere prontissimi alla rievocazione storica di giugno. Come ci spiega Adelhard, dopo il processo di vaporizzazione del legno, con il conseguente scioglimento degli zuccheri al suo interno, è possibile piegare il listello che verrà poi inserito in una dima a pressione per 3-4 giorni affinché l’arco possa prendere la curvatura desiderata. Da qui il passaggio sulla panca dell’arcaio dove avviene il vero e proprio lavoro da mastro grazie al coltello da bottaio.

E’ qui che l’arco, il teniere e la slitta vengono lavorati alacremente per creare la balestra altomedievale. Il piolo, la leva di scatto e i dardi vengono anch’essi lavorati a mano e rifiniti con scalpello e coltello da bottaio su di un’altra superficie. Il tutto abbellito da pezzi di corno, corda e cuoio.

Passione, manualità e arte e in 15 giorni una balestra longobarda è pronta. Accorrete a visitare la bottega di Adelhard e imparare l’antica arte dell’arcaio che verrà mostrata anche durante i 4 giorni della rievocazione. Prodi Longobardi la storia non si ripete… si RIVIVE.