La Manifestazione 2012
L’Associazione Culturale Benevento Longobarda ringrazia tutte le persone che hanno reso possibile le tre rievocazioni, contribuendo in maniera fondamentale al successo della prima edizione di Benevento Longobarda: il sindaco della città Fausto Pepe, l’Assessore alla Cultura del Comune di Benevento Raffaele Del Vecchio, il dirigente Giulio De Cunto e tutto il personale del Convitto Nazionale, la dirigente Assunta Fiengo, la professoressa De Ieso e tutti gli alunni dell’Istituto Palmieri, Francesca Cardona Albini, Giulio Calandro, Benedetta Santamaria e tutti gli alunni del Liceo Artistico, il dirigente Antonio Mazzone e tutti gli alunni dell’Ipsar Le Streghe e del Marco Polo, in particolare Sara, Annalisa, Maria Domenica e Roberta che hanno curato la Macchina del Tempo, Don Mario Iadanza e tutto il personale della Biblioteca Arcivescovile, Marcello Rotili e Serena Bovio, Franco Bove, Gemma Zamparelli, Don Nicola De Blasio e la Parrocchia di San Modesto, Don Mario De Santis e la Parrocchia di San Bartolomeo, Emilio Colloca e la Parrocchia di Santa Sofia, Stefania e tutti i ragazzi della Betelgeuse, Gianluca Bufis e gli allievi del Centro Didattico Musicale, Pierluigi Ricciardi e gli artisti dell’Associazione Inca Italia, Dario Pastore e i rievocatori dell’Associazione Tempora Medievalis di Melfi, i guerrieri dell’Associazione Historia di Bari, i Cavalieri della Mongolfiera, Gaetano Amato, Marianna e Michela Petrillo, Angelo Biazzo e gli Arcieri Sanniti, Ciro Pirone, Nico Girolamo e la famiglia tutta, l’architetto Pasquale Pedicini, Alessia Capozzi e tutto lo staff del White Studio, Barbara Angelone, Elisabetta Landi e Yuri Di Gioia, Davide Galante, Luigi Romano e le edizioni “Il Chiostro”, il personale del Bar Le Trou, Fiorenzo e Grande Mago Music Farm, Mario Cotugno, Vincenzo Cacucci, Gaspare Forgione e Maria Rosaria D’Argenio, Gino Mazza e il personale dell’Asia, Rodolfo Valentino, Simona e tutto il personale dell’Incas Caffè, Antonio Orafo, Alessio Masone, Victor Oses, Pierpaolo Pedicini, Chiara Fierro, Natalì Rossi e Beatrice Ricci.
Un ringraziamento particolare agli attori e ai figuranti della rievocazione: Maurizio Tomaciello (Arechi II), Luigi De Nicola (Re Desiderio), Marisinda Cirnelli (Regina Ansa), Claudia Giantommasi (Adelperga), Bruno Petretti (Paolo Diacono), Massimiliano Fini (Gualtari), Don Nicola De Blasio (Vescovo del Matrimonio), Maurizio Annaloro (Monaco) Newton Fusco (Basilicus), Gianluca Francesca (Protospatarius), Piergiorgio Romano (Stratigus), Francesco Tretola, Gaetano Vessichelli e Matteo Ferro (Guardie del Corpo del Re), Marco Stasi, Carmine Varricchio, Domenico Zollo, Andrea Racioppi e Antonio Vernacchio (Guardie del Corpo di Arechi), Guido Discepolo, Vincenzo Tomaciello, Vincenzo De Pietto, Enrico Minicozzi, Giuseppe Mucci, Giuliano Mastronardi (Nobili Arimanni), Catia Santaniello, Veronica Feleppa, Anna Mazzoni, Francesca Cardona Albini, Teresa Agovino, Selene Carbone, Mariangela Petrone, Fabiana Franzese, Serena Russo, Alessia Aucone, Mayra Vitagliano, Katiuscia Romano, Anna Ciampini, Linda Ocone, Sabina Coretti, Silvia Orlando, Gerarda Botticelli (Dame), Luigi Furno, Alessandro Caporaso, Fabio Marcarelli, Antonio Elia Lollo, Giuseppe Imperlino, Armando Altieri, Mauro Altieri, Nicola Castaldo, Vincenzo De Pietro, Marco Antonio Sardo, Valerio Pellegrini (Guerrieri), Danilo Peccerella, Antonio Lombardo, Francesco Pio Viola, Armando Mandato, Francesco De Luca, Benedetta Canfora, Sandro Verlingieri, Riccardo Giannini, Francesco Prozzo, Matteo Nobile (Musici) Teresa Cattaneo, Maria Capozzi, Maria Pia Rubino, Carmela De Rienzo, Aida Lizza, Alfonsina Palumbo, Iorghia Georgopoulos, Maddalena Grimaldi, Elvira Pettorossi, Monica De Angelis, Claudia Galasso, Elettra Agovino, Maria Rosaria Grotta, Chezia Petraroia, Anna D’Alessandro, Angela De Meo, Maria Russo, Gina Aufiero, Roberta Verdile, Ursula Iannone, Roberta Polcino, Erminia Riccio, Brigida Maiello, Marta Vergona, Martina Punzo, Sara Capozzi, Francesca Del Prete, Antonietta Botticella, Angela De Figlio, Ilenia Mandato, Sara Follo, la piccola Elena (Popolane), Francesco Fragnito e Andrea Maio (Alfieri), Giorgio Iandolo, Fernando Masone, Ugo Lombardi, Bruno Frangione, Lester Lonardo, Stefano, Emanule, Luigi, Marco Masella, Errico Morelli, il piccolo Giulio, il piccolo Massimo (Popolani).
Benevento Longobarda è un ciclo di rievocazioni storiche incentrate sulla figura di Arechi II, ultimo Duca e primo Principe di Benevento, a cui sono legati alcuni avvenimenti fondamentali per la storia della città.
L’idea è nata in seguito all’iscrizione del complesso monumentale di Santa Sofia nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco all’interno del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi di culto e di potere (568-774 d.C.)”. La Chiesa di Santa Sofia, infatti, a prescindere dal suo valore artistico, è testimonianza di un periodo di splendore per la città, simbolo di una civiltà che ha lasciato tracce indelebili nella storia, emblema di una cultura che ha penetrato profondamente la società e il territorio. Come la chiesa, anche tutta la parte della città che venne edificata dai longobardi rimane a costituire patrimonio di una civiltà, per questo è intenzione dell’Associazione riscoprirla e rivalorizzarla attraverso percorsi di “living history”, consentendo ai partecipanti all’evento di vivere la storia in prima persona, tuffandosi nella Benevento Longobarda di 1250 anni fa.
La manifestazione, nel suo complesso, si compone di 3 appuntamenti, di cui uno a giugno, uno a luglio ed uno a settembre, tutti incentrati sulla figura di Arechi II. Nel primo appuntamento, quello del 23 e 24 giugno, l’Associazione Benevento Longobarda ha realizzato la rievocazione storica del Matrimonio tra Arechi II ed Adelperga, figlia di Desiderio, Re dei Longobardi di Pavia, celebrato nel 762. La cerimonia del matrimonio ha visto diversi momenti, tra cui l’uscita da Palazzo, il corteo storico e, infine, la celebrazione della cerimonia, che si è svolta in Piazza Piano di Corte, ovvero nel luogo dove sorgeva la Reggia del Duca, il Sacrum Palatium che ospitò il matrimonio all’epoca. Bisogna infatti sottolineare che a quei tempi ancora non era stata definita la liturgia del matrimonio, per cui essi non si svolgevano nelle chiese ma presso le abitazioni private, con riti pubblici che avevano valore legale.
Nel secondo appuntamento, svoltosi il 7 ed 8 luglio, si è scelti di inserire tra i luoghi di svolgimento della manifestazione anche la Rocca dei Rettori, per cui è statp organizzato un Raduno alla Rocca, con l’allestimento di un mercato medievale, di un campo di tiro con l’arco, di un accampamento militare longobardo, di banchi didattici e di uno spettacolo didattico-musicale; raduno nell’ambito del quale si è celebrata la rievocazione storica dell’Elezione del Duca, episodio del 758 che vide il Re Desiderio scendere da Pavia a Benevento per cacciare Liutprando dal trono e scegliere, tra i nobili arimanni beneventani, il giovane Arechi come nuovo Duca del vasto territorio longobardo meridionale.
Anche la terza rievocazione, in programma il 22 e 23 settembre, è rimasta incentrata sull’epoca di Arechi II e su la Traslazione delle Reliquie di Sant’Eliano, che Arechi II realizzò nel 763 non solo per devozione religiosa ma anche per motivi politici, in quanto intenzionato a perseguire una politica di distensione nei confronti di Bisanzio, città dalla quale vengono appunto traslate le reliquie.
In tal modo sono stati rievocati tre momenti del periodo di Arechi II, che hanno valorizzato tutti gli angoli di quella che era la Benevento Longobarda. Tutti i luoghi toccati dalla manifestazione sono infatti desunti dal piano della città longobarda, così come identificato dal Piano del Centro Storico di Benevento di Sara Rossi e Bruno Zevi.
Come eventi collaterali si sono svolti:
– un Torneo d’Arme, con guerrieri in armatura e spade da combattimento (24 giugno)
– un Torneo di Balestra Manesca (sabato 7 luglio)
– un torneo di Tiro con l’Arco (domenica 8 luglio)
– la Disfida di Sant’Eliano, Torneo d’arme (22 e 23 settembre)
Tutti i tornei hanno visto come protagonisti i rappresentanti delle Fare.
Le Fare sono unità militari dell’esercito longobardo, suddivise sulla base dell’appartenenza ad un clan familiare. L’Associazione ha individuato 4 Fare: la Fara del Duca , la Fara del Conte, la Fara della Principessa, la Fara del Diacono, organizzate sulla base di amicizie o parentele. Ogni Fara ha il proprio stendardo, con il quale sfila nei cortei storici.
PREPARAZIONE ALL’EVENTO
Per la realizzazione dell’evento sono state coinvolte tutte le istituzioni, a cominciare dal Comune e dalla Provincia, nonché l’Arcidiocesi di Benevento, l’Ente Provinciale del Turismo e l’Università degli studi del Sannio, le quali hanno promesso un contributo o un patrocinio. L’Associazione si è avvalsa della consulenza gratuita e spontanea di esperti di storia locale, associazioni, scuole del territorio, artisti locali, attività commerciali, ristoratori, i quali sono coinvolti nell’organizzazione.
Il lavoro di ricerca è stato portato avanti da Viviana De Luca e Alessio Fragnito, su testi di storia locale e generale, contemporanei e postumi, alcuni dei quali di storici locali. Gli aspetti tecnici riguardanti la ricostruzione di ambienti, oggetti e abiti del periodo, sono stati curati dagli stessi, con la consulenza di Mario Iadanza e Dario Pastore.
Sono stati realizzati due stage con gli alunni delle scuole superiori, uno che ha coinvolto l’istituto “Le Streghe – Marco Polo” ed uno che ha coinvolto l’istituto “Palmieri”.
Nelle foto possiamo vedere le ragazze del Palmieri mentre realizzano i mantelli per i Nobili che verranno utilizzati nella rievocazione; e i ragazzi del “Le Streghe – Marco Polo” con gli stendardi da loro realizzati durante lo Stage.
L’Associazione sta già procedendo ad una precisa ed esatta ricostruzione dei costumi, degli accessori e degli utensili longobardi, per la cui realizzazione ha già contattato alcune ditte specializzate che si sono dimostrate disponibili a fornire l’Associazione di costumi e materiali tali da soddisfare le esigenze della manifestazione.
L’Associazione sta già provvedendo al procacciamento, alla realizzazione e alla predisposizione delle risorse materiali, ovvero degli arredi e delle istallazioni scenografiche da utilizzare durante l’evento. A partire dall’11 giugno, presso il Convitto Nazionale in Piazza Roma, sarà allestita una mostra degli oggetti e dei costumi che verranno utilizzati nella Rievocazione.
A fare da cornice alla rievocazione storica, l’Associazione prevede la predisposizione di istallazioni, arredi, spettacoli ed iniziative che avranno lo scopo di aprire una finestra spazio/temporale per i cittadini e i turisti, i quali verranno così proiettati in due giornate tipo dell’Alto Medioevo. L’obiettivo dell’evento è, infatti, quello di far conoscere e far sperimentare cibi, strumenti, usi, costumi, tradizioni e aspetti culturali della città nel periodo longobardo. Per questo funzioneranno diverse locande all’aperto, presso le quali sarà possibile degustare pietanze longobarde, servite come all’epoca e soprattutto presso le quali sarà possibile parteciapre al PRANZO MEDIEVALE, in programma ogni domenica dei 3 fine settimana. Ogni pranzo sarà animato da figuranti e artisti di strada , i quali si esibiranno anche le sere di ogni singolo evento. Complessivamente, tra sabato sera e domenica a pranzo ci saranno 22 spettacoli di artisti di strada, con fuoco e trampoli.
Durante i tre finesettimana, nelle giornate di Sabato e Domenica, verrà allestita la MACCHINA DEL TEMPO, ovvero un luogo fisico dove poter noleggiare costumi e diventare longobardi per 2 ore, una mezza giornata o tutta la giornata. Saranno disponibili costumi adulti e bambini, i quali potranno inoltre essere associati ad un mestiere dell’epoca e partecipare ai laboratori didattici che vengono svolti nei banchi del mercato. Saranno disponibili infatti banchi medievali fedelmente ricostruiti sui quali lavoreranno un mastro scudaio, un opifex reliquarium (costruttore di reliquari), un osbergaio (costruttore di cotte di maglia), uno speziale, una ghirlandaia, una ricamatrice di collane, un ingegnere militare, un falegname, un fornaio, un costruttore d’archi antichi, un liutaio ed altri mestieri che si alterneranno nei tre fine settimana.
La Macchina del Tempo funzionerà anche per gli adulti, i quali potranno scegliere un mestiere presso il quale diventare “apprendista”, dovranno selezionare la Fara di appartenenza e diventeranno longobardi per un giorno.
In ogni fine settimana verrà realizzato un Cortile dei Musici, nel quale gli allievi del Centro Didattico Musicale si alterneranno in suonate medievali guidati dal loro insegnante Gianluca Bufis e verrà allestito un banco di liuteria che svolgerà funzioni didattiche, ciò al fine di ricostruire la storia e le tecniche di costruzione degli strumenti a corda. Per l’appuntamento di giugno il cortile utilizzato sarà quello del Palazzo De Simone, in Piazza Arechi II, sede del Dipartimento di Studi dei Sistemi Economici, Giuridici e Sociali, di proprietà dell’Università degli studi del Sannio.
In ogni fine settimana verrà realizzato un Cortile degli Artisti, nel quale le allieve e gli allievi del Liceo Artistico realizzeranno opere scultorie in legno guidati dai docenti Francesca Cardona Albini e Giulio Calandro. Nel fine settimana di giugno, il Cortile dovrebbe essere collocato all’interno dei giardini di Teatro De Simone.
Ad ogni fine settimana verrà allestito un Campo di Tiro con l’Arco, per grandi e piccini, che cambierà ogni volta ubicazione. Per l’evento di giugno, il campo sarà allestito in Piazza Roma, insieme al banco dell’arceria storica e altri banchi di mestieri medievali, tra cui l’osbergaio, con laboratorio didattico, la tessitura a mano, il barattiere, il reliquario, la Fucina di Marianna, dove verranno riprodotti gioielli longobardi.
Infine, lunedì 25 giugno si svolgerà un convegno nella sede del Dipartimento SEGIS al Palazzo De Simone, che avrà come punto di partenza la ricorrenza del primo anniversario dell’iscrizione di Santa Sofia nella lista Unesco. Il tema centrale sarà quello della prospettiva di governance e valorizzazione del bene, anche alla luce delle strategie messe in campo dagli enti da un anno in qua.